Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: guarini

Numero di risultati: 26 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Da Bramante a Canova

251045
Argan, Giulio 26 occorrenze

Da Bramante a Canova

, un pensiero del Guarini: quello, cioè, che non esiste un’architettura religiosa né un’architettura sacra, ma sempre e soltanto una architettura

Pagina 247

Da Bramante a Canova

Il Guarini è l’inventore di una tecnica trascendentale, cioè di una tecnica che trascende se stessa come momento pratico dipendente e integrativo

Pagina 296

Da Bramante a Canova

adulatrice, che dunque può servire, celebrare, magnificare ma non, in nessun caso, manifestare e rappresentare l’autorità divina. Nessuno più del Guarini ha

Pagina 325

Da Bramante a Canova

della tecnica del Guarini, come tecnica dell’invenzione non meno che dell’attuazione formale, va cercato piuttosto nel trattato che nelle opere costruite

Pagina 326

Da Bramante a Canova

Guarini è nettamente antiromana. Si deve biasimare il liberale mecenatismo di Urbano VIII, che imponeva all’architetto di preoccuparsi soltanto della

Pagina 327

Da Bramante a Canova

» di chi la percepisce. Il processo matematico è implicito, ma non viene «espresso» dal fenomeno. Il Guarini è troppo filosofo per non sapere che l

Pagina 329

Da Bramante a Canova

Uomo di pensiero e di scienza, il Guarini è cosciente della distinzione tra i diversi campi del sapere; non può più pensare che l’arte sia conoscenza

Pagina 329

Da Bramante a Canova

L’atteggiamento, che potremmo chiamare pre-fenomenologico, del Guarini è chiaro già dalla cura con cui elimina dalla progettazione ogni pregiudiziale

Pagina 330

Da Bramante a Canova

Muovendo da queste premesse radicali il Guarini scarta necessariamente quei sistemi proporzionali dati come sperimentati e perfetti che sono le

Pagina 331

Da Bramante a Canova

Questo interesse alla realtà sociale si può spiegare con la posizione religiosa del Guarini: intransigente sul punto del dogma, ma aperto e

Pagina 332

Da Bramante a Canova

come rappresentazione, il Guarini non può non dedurne che un’architettura tutta fenomeno è un’architettura tutta ornato. Dà piacere alla vista, ma è

Pagina 332

Da Bramante a Canova

qualitativo dell’invenzione. È vero che il Guarini non può fare a meno di trattare degli ordini architettonici, che costituivano pur sempre la morfologia

Pagina 332

Da Bramante a Canova

sonora delle legge armoniche secondo le quali è imbastita e sviluppata la trama della composizione, Che il Guarini avesse una qualche cultura musicale è

Pagina 333

Da Bramante a Canova

Di questo processo di assimilazione tematica senza alcuna indagine o nozione del significato «storico» delle forme, il Guarini stesso ha dato l

Pagina 334

Da Bramante a Canova

I disegni del Guarini riflettono un procedimento metodico, lucido, estremamente preciso: sono veri e propri disegni esecutivi, che non tradiscono

Pagina 335

Da Bramante a Canova

. Lo spazio (e qui il fenomenismo del Guarini s’accorda con l’assunto religioso) è concepito come pura luce: se anche il miracolo è, in definitiva, un

Pagina 336

Da Bramante a Canova

cui ogni forma-fenomeno rimanda immediatamente alla successiva. Si è già veduto, a proposito della ondulazione, come il Guarini arrivi fino a

Pagina 336

Da Bramante a Canova

: poteva mai ignorare, il Guarini, che per il razionalismo architettonico classico una soluzione siffatta era quanto di più arbitrario, anzi di assurdo

Pagina 337

Da Bramante a Canova

Guarini, è omaggio, cerimonia, tributo, adulazione. Lo è perché per il Guarini, teologo, l’architettura non è rivelazione del divino — con o senza la

Pagina 337

Da Bramante a Canova

invalicabili limiti della tecnica il Guarini, frate e teologo, è il primo a capite che non ci può essere un’architettura sacra o religiosa, ma soltanto

Pagina 338

Da Bramante a Canova

l’architettura, che ridiventa (dopo la filosofia e la matematica del Guarini) imitativa o descrittiva: ma esattamente come può essere descrittivo un

Pagina 345

Da Bramante a Canova

, non limita: di tutti gli architetti piemontesi che corrono nella scia dei due grandi ospiti, Guarini e Juvarra, soltanto il Vittone elabora un

Pagina 346

Da Bramante a Canova

In fatto di planimetria, gli fa da guida il Guarini. Un ottimo, recentissimo libro di Mario Passanti (Nel mondo magico di Guarino Guarini. Toso

Pagina 348

Da Bramante a Canova

del Guarini e la poesia metastasiana del Juvarra, la vena architettonica di Vittone trova uno stile di racconto che non rappresenta ma intuisce e

Pagina 351

Da Bramante a Canova

solo a darsi da fare per tirar fuori una vulgata edilizia dal linguaggio aulico del Juvarra e dal filosofico argomentare del Guarini; ma nella schiera

Pagina 353

Da Bramante a Canova

, l’Alfieri aveva ricondotto un precedente disegno del Juvarra verso la tematica guariniana; ed era un ritorno dall’aulico all’ufficiale. Dal Guarini

Pagina 354

Cerca

Modifica ricerca